sabato 8 ottobre 2011

I vizi del Pd

Il Pd punta a fondere Iren con Hera e A2A, per creare una megaholding dei profitti e dei grassi introiti. Business, senza guardare in faccia a nessuno e senza porsi alcuna domanda su quali ricadute possano avere certi concentrazioni sui territori, sull'ambiente, sulle persone.
Non si spiegherebbe altrimenti la recente notizia del pensiero che il partito democratico sta facendo attorno a questa mega fusione di tre già ora enormi multiutility del Nord.



A2A, Iren, Hera, un tris da giocare come carta finale nel controllo dei servizi di acqua, rifiuti ed energia di larga parte del nord del Paese.
Un gioco economico che non porta alcuna considerazione di merito sulle richieste dei cittadini di anteporre la salute e il benessere agli affari, di mettere davanti a tutto le persone e i territori, di far seguire alle decisioni popolari dei referendum una azione concreta sui territori e sulle Spa.
Così ancora una volta siamo alle prese con un vizio alquanto diffuso tra molti partiti, compreso il Pd: cercare o creare “strutture” (nell’accezione di modernariato abbastanza generica da non escludere nulla) che possano assumere, come dipendenti e come vertici strapagati, parenti, compagni, amici e soci in affari.
E’ anche per questo vizio che siamo tanto guardinghi nei confronti della politica e dei politici e tanto insistenti nel pretendere la rigorosa applicazione del nostro Statuto di piccola associazione apartitica che non si veste di alcuna bandiera, ma si batte strenuamente a difesa del territorio e del suo ambiente, oltre che delle persone che vi abitano.
Chi è mosso da forti interessi politici e personali (ancorché comprensibili e leciti) difficilmente è disposto a posporli all’interesse della città, del Paese, della tutela ambientale e culturale.
Al contrario, è facile e comprensibile che chi, come i politici, è alla perenne ricerca di voti, abbia interesse ad infiltrarsi nelle associazioni e nei comitati che incontrano il favore dei cittadini, proprio perché difendono disinteressatamente l’interesse di tutti.
Non solo.
Fa impressione il linguaggio con cui i “politici” parlano del grande progetto di fusione. Non esiste, con buona pace del sindaco di Genova Vincenzi, un momento della fusione e neppure un’ora od un anno. Esistono, se esistono, le ragioni della fusione e non quelle fumose e generiche che si trovano sempre (persino nelle delibere di fusione), ma quelle quantificabili, precise, concrete che non si dicono mai.
Si noti che non viene spesa neppure una parola, un annuncio, una buona intenzione in merito ai seri problemi che ci stanno a cuore .
Il mega progetto di questo Pd non ci riguarda, anzi ci allarma.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 7 ottobre 2011

-61 giorni dalla sentenza nel merito del Tari di Parma sul cantiere dell'inceneritore
+494 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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