sabato 8 ottobre 2011

Jack Macy nelle scuole di Parma

E il compostaggio che non c’è

Un virus letale per l’inceneritore di Ugozzolo si sta diffondendo in questi giorni per le scuole di Parma. I ragazzi, le forze fresche della città, quelle che ancora sperano in un mondo migliore, sentiranno, dalla viva voce di un’amministratore che di questi problemi ne ha tutti i giorni, come poter gestire i rifiuti in maniera sensata, efficiente, economica e senza produrre rischi per la salute dell’uomo.



Jack Macy, dopo la conferenza del 4 ottobre al Cinema Astra, dove ha assistito insieme ad Ezio Orzes e Raphael Rossi alla presentazione del film Zero Waste di Victor Ibanez, con Francesco Barbieri, è stato impegnato in città per un ciclo di conferenze che lo hanno portato mercoledì 5 all’Università, Facoltà di Economia, all’IPSIA giovedì 6 e stamattina al Bodoni ed al Marconi.



Molto fermento nelle aule dove fioccano le domande al responsabile della gestione dei rifiuti della metropoli californiana. Quant’è la vostra percentuale di raccolta differenziata? E’ stato difficile educare i cittadini a separare le varie frazioni di rifiuti? Cosa ne fate del rifiuto organico? Come avete affrontato il problema dei bar, negozi alimentari?
Un fiume in piena di curiosità generato dai ragazzi che si entusiasmavano alla semplicità con cui il pacato Jack forniva spiegazioni chiare ed esaustive.
Nel tempo che abbiamo passato insieme con Jack è capitato di chiacchierare di come vengono gestiti i rifiuti qui a Parma ed in particolare sono emerse le domande su come viene gestito il rifiuto organico da Iren.
Ci è stato difficile spiegargli che per un certo periodo qui a Parma abbiamo raccolto gli scarti del cibo in comuni sacchetti di plastica anziché in mater-bi e che il 20-25% dell’organico andava perduto per sempre a causa dell’infausta mescolanza.
E’ stata dura fargli capire che nel centro storico di Parma l’organico non viene raccolto e tutto va a finire mischiato nell’indifferenziato con destinazione inceneritore.
Abbiamo fatto fatica a spiegargli che nella Provincia di Parma non esiste un impianto per il trattamento della frazione organica dei nostri rifiuti (sfalci, potature e scarti di cibo) e che i camion che trasportano ogni anno 15.000 tonnellate di materia preziosa viaggiano oltre i confini del ducato alla ricerca di province più virtuose.
Siamo arrossiti quando ci è toccato spiegare che un impianto per il trattamento del compost ce l’avevamo, ci era costato 5 milioni di euro, e che non ha mai prodotto un solo chilogrammo di compost dal 2006, anno della sua inaugurazione in pompa magna.
Abbiamo poi dovuto spiegargli imbarazzati che l’impianto ora verrà riconvertito, spendendoci altri 4 milioni di euro, per essere funzionale all’inceneritore di Parma.
A San Francisco le aziende guadagnano con gli scarti dei cittadini e i contadini della Napa Valley concimano vitigni di eccellenza utilizzando un compost di eccezionale qualità.
Negli anni 60 si cantava Sognando California, ma il refrain è rimasto attuale.

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 7 ottobre 2011

-61 giorni alla sentenza nel merito del Tar di Parma
+490 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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