lunedì 3 ottobre 2011

Lo sbarco. Parma cone San Francisco.

Domani sera San Francisco sbarca a Parma, come Napoli e Ponte nelle Alpi.
Al cinema Astra, l'appuntamento è con il futuro della gestione dei rifiuti, a nord come a sud come a ovest.
Alle 20,30 verrà proiettato il cortometraggio “Zero Waste”, del regista Victor Ibanez, che racconta il viaggio di Francesco Barbieri verso la California, alla ricerca della ricetta per cambiare approccio ai nostri materiali post utilizzo.



Dopo il film seguirà il dibattito con Jack Macy, Ezio Orzes e Raphael Rossi, quest'ultimo in collegamento skype da Napoli, moderato da Fabio Guenza, per dare modo a tutti di sentire dalle parole dei protagonisti come si organizza una società moderna, che guarda avanti.
L'evento di domani, “San Francesco con San Francisco”, trae appunto origine da un viaggio della speranza.
In California, oltre alla città di San Francisco, ci fu l'incontro con il sindaco di Berkeley, Tom Bates, che concesse una lunga e intensa intervista. Berkely, la città californiana dove negli anni novanta nacquero le esperienze degli orti scolastici, in collaborazione con Slow Food.
Eccone un estratto.
“Nei primi anni ’80 ci venne proposto di costruire un inceneritore, ma i cittadini non erano favorevoli, per una serie di ragioni. Sarebbe intanto stato causa di grande inquinamento dell’aria, poi la gente disse che era un peccato buttare materiali preziosi quando possono essere ancora riutilizzarli o riciclati. Per questi motivi Berkeley fece un piano accurato per riciclare al massimo livello. Attualmente siamo al 70% ed alcuni cittadini sono stati nominati in una commissione che punta all’obiettivo Rifiuti Zero, entro il 2020”.
La filosofia di Bates abbraccia tutto il nostro quotidiano: “Noi vogliamo essere in grado di recuperare tutto, e stiamo pensando anche ad acquistare oggetti che non abbiano bisogno di riciclo. Dobbiamo pre riciclare, prevenendo la produzione di rifiuti, riutilizzando e riducendo gli scarti. C'erano persone che dicevano: 'Possiamo comunque costruire un inceneritore, voi riciclate una parte e il resto la bruciamo'. Noi eravamo molto scettici, convinti che non fosse una buona idea. Crediamo sia meglio vivere più naturalmente, più semplicemente, ed avere la possibilità di riciclare e riusare gli oggetti piuttosto che bruciarli e diffonderli nell’atmosfera. Si tratta di una questione di valori, di come si vogliono utilizzare le cose. Berkeley è una delle prime città negli USA e forse nel mondo ad essere identificata come patria dei crociati del riciclo. In tutte le case e in tutti gli uffici c'è l’opportunità di riciclare lattine, giornali, cartoni. Ricicliamo i rifiuti pesanti e ferrosi, il verde, ricicliamo l’umido, tutto il cibo dalla cucina viene riciclato e se ne produce fertilizzante. I cittadini ora hanno l’opportunità di avere oggetti prodotti dal riciclo. Preferiamo percorrere questa strada piuttosto che raccogliere gli scarti e metterli semplicemente in un inceneritore. Personalmente sono un gran riciclatore, posso dirvi tutto riguardo a ciò. Riciclo qualsiasi cosa, dai vestiti ai filtri del caffè, ai fondi del caffè, fino alle grucce per i vestiti. Dobbiamo trattare il pianeta con rispetto, dobbiamo renderci conto che noi siamo su questa terra per un breve periodo e abbiamo la responsabilità di consegnare il pianeta alle generazioni future. Una società che butta via quello che produce e lo fa finire in fumo non è la società in cui voglio vivere. Dobbiamo verificare ogni passo dall’inizio alla fine”.
La strada è ormai segnata. Come a Berkeley anche Parma può incamminarsi su questo sentiero virtuoso.
L'inceneritore è il passato remoto, noi vogliamo guardare al futuro.
L'ingresso all'Astra sarà a offerta libera.
Prenotazioni a: sanfranciscochiamapr@libero.it
oppure
331.116.8850

Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

Parma, 3 ottobre 2011

+94 giorni dallo stop del cantiere dell'inceneritore di Parma
+490 giorni dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario del Pai, forse perché l'inceneritore costa 315 milioni di euro?

Da giugno 2011 anche a Parma il tetrapak (cartoni del latte, dei succhi di frutta...) può essere riciclato, mettendolo nel bidone giallo per la raccolta di vetro, plastica e barattolame.

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