Qualche anno tutti gli enti
locali di Parma indicavano l'inceneritore come un'entità buona e
assolutamente indispensabile: “L'opzione zero non esiste. Nessun
Paese al mondo si è posto l'obiettivo di portare a zero la
percentuale di rifiuti da smaltire. Semplicemente perché
tecnicamente impossibile”.
Un'agenzia Ansa di ieri, nel
riportare l'articolo di un quotidiano di fama mondiale come Le Monde,
ha di fatto messo in soffitta questo modo superato di vedere le cose.
Scrive l'Ansa: “Capannori,
la città italiana che indica la strada all'Europa sulle città a
Rifiuti Zero”. Un lungo servizio che Le Monde consacra a Capannori,
il comune toscano di 46.000 abitanti, diventato un esempio globale
per la gestione dei rifiuti.
“Più di 120 comuni
transalpini, tra cui Napoli, hanno adottato il sistema”, scrive
ancora Le Monde, che pubblica anche una foto del guru anti-rifiuti,
Rossano Ercolini, Goldman Prize 2013.
“'E' così sorprendente
che si stenta a crederci” chiosa il quotidiano d'Oltralpe.
L'Italia, quella di Napoli e
della sua regione, dove nel 2008 fu proclamato lo stato d'emergenza
per evacuare migliaia di tonnellate di rifiuti accumulate per strada
- indica ormai la strada per la gestione dei rifiuti.
Il comune toscano di
Capannori, vicino Pisa, prima città d'Europa ad essersi fissata un
obiettivo di produzione Zero rifiuti entro il 2020, è un punto di
riferimento. Con Capannori, l'Italia diventa una delle roccaforti
della strategia Zero Rifiuti.
Ecco, questo è il mondo al
2013, un mondo sconosciuto a chi ha progettato per Parma un
inceneritore grande il doppio del necessario, costato 200 milioni di
euro, che verranno spalmati sulle bollette degli ignari cittadini,
che questo impianto non lo hanno voluto, cittadini a cui è stato
negato un referendum per poter esprimere la loro opinione.
Oggi è Le Monde a
incoronare la strategia rifiuti zero, tanto bistrattata fino a ieri,
oggi guida in Europa per la corretta gestione dei rifiuti.
Lo andiamo ripetendo dal
2006, continueremo a farlo.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
20 giugno 2013
Sono
passati
1119 |
Giorni dalla richiesta del piano economico finanziario
dell'inceneritore |
410 |
Giorni dalla data prevista di accensione dell'inceneritore di
Parma |
395 |
Giorni dal voto amministrativo che ha fatto vincere il no
all'inceneritore |
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