La coltre nera ha avvolto la città
nelle prime ore del pomeriggio.
Un lungo pennacchio nero che attraverso
il cielo di Parma, lo tinge di pece prima di ammorbarne l'aria.
E' sabato, scuole e asili chiusi, per
fortuna.
Sull'argine del Baganza è chiusa anche
la scuola Rodari di via Ognibene, così come l'asilo nido Palloncino
Blu.
Così le baracche che prendono fuoco
appena aldilà della rete che delimita la scuola non minacciano anche
bambini e ragazzi e non gettano nel panico le famiglie.
Sono furiose le fiamme che attaccano la
fitta boscaglia e le lingue di fuoco si vedono a chilometri di
distanza.
Per fortuna che i vigili del fuoco
distano poche centinaia di metri in linea d'aria dal rogo e il loro
intervento impedisce che si propaghi la fiamma.
Si sentono secchi scoppi provenire dal
centro del falò: lì c'era un ricettacolo di materiali, anche un
ricovero per animali, tra i quali un cavallo che ora bruca
nell'argine del Baganza, per fortuna sua senza aver riportato danni.
La folla si assiepa per lo spettacolo
in diretta, si intrecciano i discorsi che additano le responsabilità
della mancata bonifica di quell'area, da tempo degradata.
E l'aria portata in città del forte
vento del pomeriggio si fa pesante, densa di odore acre di plastica,
di pneumatici colati nel calore del fuoco, il fumo nerissimo che sale
alto nell'azzurro del secondo giorno d'estate.
In attesa della rugiada di domani, oggi
dal cielo sono piovute ben altre molecole, per fortuna disperse dalle
folate che le hanno portate lontano, verso nord, incanalate
nell'alveo dei torrenti.
Ma il quartiere Montanara ne rimane
comunque impregnato.
E i vestiti ne raccontano l'evidenza.
Associazione
Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
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