Forum Italiano dei Movimenti
per l'Acqua
Appello al Ministro
dell'Ambiente Orlando per la tutela della qualità dell'acqua
Altro che il principio “chi
inquina paga”, con il cosiddetto “Decreto del Fare” festeggiano
gli inquinatori, viene messa a rischio la salute dei cittadini e la
qualità dell'acqua delle falde, un patrimonio comune di
straordinaria importanza per la vita del paese.
Da circa un anno si erano
moltiplicati i tentativi per inserire di straforo nei vari decreti
urgenti, senza alcun confronto pubblico preliminare con i cittadini,
una contro-riforma sulle bonifiche. Ora il Governo Letta e le lobby
industriali hanno introdotto nel cosiddetto “Decreto del Fare”
una norma di modifica del testo Unico sull'Ambiente D.lgs. 152/2006
che fa ritornare all'anno zero il settore delle bonifiche.
Si legge nel decreto “Nei
casi in cui le acque di falda determinano una situazione di rischio
sanitario, oltre all'eliminazione della fonte di contaminazione ove
possibile ed economicamento sostenibile, devono essere adottate
misure di attenuazione della diffusione della contaminazione”. La
qualità dell'acqua è subordinata alle logiche economiche, da oggi
se chi inquina è d'accordo, si attenuerà l'inquinamento senza
eliminare le sue fonti. E' assolutamente grave che venga inserito il
principio della sola “attenuazione” dell'inquinamento anche in
presenza di rischio sanitario conclamato.
In Italia circa il 3% del
territorio è gravemente inquinato e classificato nei Siti di
Interesse Nazionale per le Bonifiche in cui gli interventi sono
gestiti direttamente dal Ministero dell'Ambiente. In realtà oltre a
queste situazioni estreme (da Priolo a Bussi, passando per Taranto,
Brindisi, Brescia ecc.) si aggiungono una miriade di siti inquinati o
potenzialmente inquinati sparsi su tutto il territorio nazionale la
cui procedura di bonifica nella stragrande dei casi viene seguita dai
comuni (si stimano in diverse migliaia, da discariche incontrollate a
pozzi inquinati).
Recentemente lo Studio
Sentieri dell'Istituto Superiore di Sanità ha dimostrato l'enorme
impatto sanitario dell'inquinamento, con migliaia di morti in più
rispetto all'atteso nei 37 siti monitorati.
In questo contesto che
richiederebbe la messa in cantiere della vera grande opera, la
bonifica del territorio italiano, il Governo Letta ha introdotto una
norma sull'inquinamento delle falde acquifere che azzera ogni
possibilità di bonifica definitiva delle aree inquinate,
subordinando gli interventi di bonifica agli interessi economici di
chi inquina anche in caso di concreto rischio sanitario.
Secondo Enzo Di Salvatore,
professore di Diritto Costituzionale all'Università di Teramo
«Subordinare l'eliminazione della fonte di inquinamento oltreché a
possibilità tecniche anche al presupposto che ciò sia
economicamente sostenibile per il privato che inquina si sostanzia in
una prevalenza degli interessi economici del privato sul diritto alla
salute e all'ambiente salubre. Ciò viola anche il diritto
dell'Unione europea e segnatamente il principio chi inquina paga».
Il Forum Italiano dei
Movimenti per l'Acqua lancia un appello al Ministro dell'Ambiente
Orlando, che ha dichiarato il tema della tutela dell'acqua tra quelli
prioritari per il suo mandato, affinché il Governo riveda
profondamente una posizione del tutto inaccettabile su un bene comune
come l'acqua.
Il Forum chiede ai
parlamentari di tutti i gruppi di intervenire per stralciare o almeno
modificare profondamente le norme dal provvedimento nell'iter di
conversione in legge in modo da rendere le norme realmente utili alla
tutela della qualità dell'acqua.
Il Forum metterà in campo
una serie di iniziative per contrastare quest'attacco all'accesso
all'acqua potabile che l'ONU ha sancito essere un diritto umano,
essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani.
Associazione
Gestione
Corretta
Rifiuti
e
Risorse
di
Parma
-
GCR
Parma,
14 luglio 2013
L'inceneritore
di
Parma
avrebbe
dovuto
accendersi
434
giorni
fa
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