altri 100 mila euro passano di mano
E' l'agenzia Dire Emilia Romagna che riporta all'ordine del giorno la vicenda del controllato che paga il controllore. Emerge infatti che Iren non solo sborsa 880 mila euro per oneri legati al controllo delle fasi di costruzione dell'inceneritore, ma anche 82 mila euro per la commissione di collaudo, composta da 2 membri nominati dalla Provincia e 1 nominato dalla stessa Iren.
Ecco l'agenzia.
Sul Paip di Parma la storia del controllato che paga il controllore si ripete. A sollevare la vicenda è stato in prima battuta l'ex consigliere comunale di Rifondazione comunista Marco Ablondi, che ha chiesto chiarezza sugli 880 mila euro erogati da Iren a Comune e Provincia per i controlli sul sito dove sta sorgendo il nuovo inceneritore. E adesso spunta una nuova delibera della Provincia (la numero 260 del 4 maggio 2010) relativa alla “convenzione per la costituzione della commissione di collaudo”, che era stata prevista nella delibera 938 del 2008 con cui l'ente di Piazzale della Pace ha concesso la Via al forno di Uguzzolo. Nel testo si legge che “stante la complessità dell’opera, si costituirà una commissione di collaudo in corso d’opera composta di cui 2 membri più 1, saranno nominati dalla Provincia di Parma, che ne nominerà pure il presidente”. Si specifica inoltre che “i collaudatori non dovranno avere preso parte ad attività di progettazione, direzione lavori, o consulenze nell’ambito del Paip”. E infine che “tali oneri ricadono su Enia”. Le parti, dice la bozza della convenzione “sono pienamente consapevoli e convengono tutte sull’opportunità di costituire una commissione di collaudo avente in totale 3 (tre) membri, dei quali 2 (compreso il presidente di commissione) siano nominati dalla Provincia di Parma e 1 da Enia”. Infine il testo stabilisce che Iren (al tempo Enia) “si obbliga nei confronti della Provincia di Parma a corrispondere la somma di 82.400 euro quale onere per le spese legate al collaudo tecnico-amministrativo dell’opera”.
Rispetto alle somme erogate da Iren l'assessore provinciale all'Ambiente Giancarlo Castellani, si è difeso ieri spiegando che i costi dei controlli sarebbero troppo elevati per caricarli sui bilanci degli enti pubblici. Infatti il 16 giugno scorso (con la delibera 310) la Provincia di Parma ha stabilito di “approvare la spesa complessiva di 24 mila euro per l’affidamento ad un ente di ricerca/Università, per il supporto scientifico avente come oggetto la verifica, le elaborazioni e le analisi dei dati tecnico-scientifici del progetto esecutivo del Paip (Polo Integrato Ambientale di Parma) e la rispondenza dell’impianto con quanto autorizzato dalla Provincia di Parma in sede di Valutazione d’Impatto Ambientale e Autorizzazione Integrata Ambientale”. Questa somma è finanziata con i 110 mila euro che Enia ha versato alla Provincia nel 2010.
Sarebbe a questo punto utile conoscere qual'è l'Università e il ricercatore a cui è stato affidato questo incarico, ma soprattutto capire complessivamente quanti soldi Iren ha erogato agli enti locali, che nella vicenda sono i controllori, e come questi soldi sono stati spesi.
Per capire, questa montagna di euro nella tasca di chi sono finiti?
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 17 dicembre 2011
Sono passati
565 giorni
dalla richiesta a Iren del Piano Economico Finanziario dell'inceneritore di Parma
Mancherebbero
141 giorni
all'accensione del forno, se ancora lo si farà
Nessun commento:
Posta un commento