Il cerchio si stringe attorno a Parma. I cugini di Reggio hanno in inceneritore vecchio, obsoleto, claudicante. Giovedì scorso la seconda linea ha sforato i limiti di emissione di ossidi di carbonio.
Rilevato il dato Iren ha deciso di sospendere l'alimentazione della linea senza spegnere il forno.
Ora l'inceneritore viaggia a una sola velocità e per metà i rifiuti non vengono inceneriti.
Arpa, Usl, Provincia, Comune, tutti allertati e al capezzale dell'infermo con insistenti richieste al gestore di capire perché e di porre rimedio.
Lo sforamento dei limiti ha portato le emissioni di CO a 68,8 mg per metro cubo contro i 50 del limite di legge.
Anteprime d'estate del processo che porterà i rifiuti di Reggio a bruciare a Parma.
Per anni siamo stati noi a esportare oltre Enza, fra poco toccherà al nostro territorio ripagare il favore.
Il tutto in barba alle ripetute rassicurazioni della Provincia che per bocca di Bernazzoli da sempre esclude ogni arrivo da fuori provincia anche di pochi grammi di rifiuti.
Peccato che la regione stia per cancellare gli Ato, gli ambiti territoriali ottimali, che obbligavano ogni territorio a gestirsi in casa la materia. A fine anno gli Ato spariranno e così tutto verrà rimesso in discussione, con gli esiti prevedibili di cui sopra.
Non dimentichiamo poi che oggi sul ponte id comando di Iren non c'è Parma e non c'è Reggio.
Si staglia autorevole la mole antonelliana, a dare gli indirizzi corretti alla gestione locale del settore ambiente. Torino, oppur Genova, decideranno per noi cosa bruciare.
In Piemonte come in Liguria non aspettano altro di avere un impianto nuovo di zecca su cui far confluire tonnellate di oscura materia da bruciare.
A Reggio hanno già deliberato di non costruire un nuovo inceneritore, dedicandosi, giustamente, ad un impianto di trattamento meccanico biologico che garantirà una netto calo del residuo.
Per la quantità in esubero la strada è già tracciata e si ferma ad Ugozzolo.
Una grande pattumiera da cui uscirà tanto ben di Dio a concimare la food valley parmigiana.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 8 agosto 2010
-637 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+69 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai
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