lunedì 9 agosto 2010

Parma Provincia virtuosa?

della riduzione dei rifiuti. L'assessore regionale Lino Zanichelli ha anche dichiarato che la regione è “autosufficiente”, e allora, se è vero, ci chiediamo quali siano le presunte emergenze che hanno spinto le nostre amministrazione nella corsa verso l'inceneritore.
Dal 21 al 29 novembre si svolgerà la “Settimana europea per la riduzione dei rifiuti” con iniziative da svolgersi in tutta la regione anche per “estendere i sistemi di raccolta differenziata”.
Ma qual'è la situazione nel nostro territorio?
Nel 2008 la percentuale di raccolta differenziata raggiunta a livello provinciale era del 48% mentre per il comune di Parma era del 43,7% (il decreto Ronchi, la legislazione italiana in materia, prevedeva una percentuale di raccolta differenziata del 45% entro il 2008 e del 65% entro il 2012).
In Provincia ci sono evidenti anomalie: da comuni come Tornolo che differenzia l’11% a comuni come Soragna e Trecasali che arrivano all’81%.
In termini di produzione pro capite la media rilevata in provincia di Parma appare decisamente elevata, sicuramente gonfiata dalle quantità di rifiuti riversati nei cassonetti stradali dalle attività commerciali, artigianali e industriali. La Comunità Europea con la Direttiva 1975/442/CEE ha introdotto saldamente il concetto di “prevenzione” e la necessità di prevenire e ridurre la produzione dei rifiuti
e di promuoverne il recupero. Già nel decennio 1990-2000 l’obiettivo era quello di 300 kg pro capite.
Eppure sul nostro territorio non è stata impostata alcuna politica di riduzione dei rifiuti alla fonte.
Addirittura il Piano Provinciale prevede un incremento della produzione da qui al 2012 prevedendo di giungere a 642 Kg. Non si prevede una riduzione ma un aumento! Vogliamo seppellirci di rifiuti?
In questo contesto assume notevole importanza massimizzare la raccolta differenziata con lo scopo di non sprecare risorse recuperando e riutilizzando materia prima.
Molte le zone in provincia, compresa buona parte del centro cittadino, dove ancora non è attuato un sistema di raccolta differenziata efficiente. Laddove la differenziata avviene mediante cassonetti stradali non si riescono a raggiungere percentuali significative e il materiale raccolto non ha un buon grado di purezza (che ne determina un buon prezzo di vendita). Risultati importanti e nel breve
periodo sono stati raggiunti col sistema porta-a-porta spinto, ovvero raccolta domiciliare con eliminazione dei cassonetti stradali. Il sistema di raccolta differenziata attuato, inoltre, prevede una frazione di multi-materiale (vetro, plastica, lattine) che, una volta introdotto nell’autocarro compattatore,
viene trattato in modo traumatico compromettendone il valore commerciale.
Un ulteriore miglioramento nella raccolta differenziata lo si ottiene incrementando la tipologia delle frazioni merceologiche rispetto a quelle attuali (ad esempio introducendo la raccolta di vestiti, scarpe, tetrapak, materiale da demolizione, etc.).
Se davvero è nelle intenzioni degli amministratori una migliore gestione dei rifiuti le modalità di raccolta vanno di gran lunga migliorate per ottenere in tutto il nostro territorio le percentuali dimostratesi possibile di comuni come Tracasali e Soragna.
I dati comunicati dalla regione testimoniano semmai il fallimento delle politiche di recupero della materia che ogni anno sprecano materia ed inquinano l'ambiente con l'utilizzo di tecniche obsolete come quelle dell'inceneritore.

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti

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