lunedì 9 agosto 2010

Manifestazione contro l'inceneritore

Sabato 17 ottobre il Coordinamento Gestione Corretta dei Rifiuti ha organizzato una
manifestazione contro il progetto inceneritore e per l'alternativa del trattamento meccanico a freddo. Il corteo partirà dal DUC alle ore16 in direzione di Piazza Garibaldi.
La scelta di costruire un inceneritore a Parma, decisione che inciderà sulla qualità dell’ambiente locale e sulla salute di chi lo abita, come sulla qualità dei prodotti agroalimentari, è completamente sbagliata e contro la logica della preservazione della materia, contraria agli sforzi che tutto il mondo sta facendo per ridurre l’impronta ecologica dell’uomo sul nostro pianeta.
Mentre si osserva con grande preoccupazione l’aumento di malattie cronico-degenerative, i nostri amministratori hanno deciso di risolvere la questione rifiuti con la costruzione di un inceneritore,
che brucerà 130.000 tonnellate di rifiuti all'anno, peggiorando la già grave situazione ambientale del nostro territorio. Un'idea malsana per il nostro futuro.
L'inceneritore dovrà funzionare per oltre 25 anni, vanificando così la raccolta differenziata, visto che sono impianti che funzionano solo se si bruciano carta e plastiche, dato il loro alto potere calorifero. La minaccia è certa se solo pensiamo a quanto questi impianti producono in termini di emissioni tossiche. Dal camino escono più di 250 sostanze chimiche note e moltissime di loro
sono classificate dagli istituti scientifici ufficiali come cancerogene.
Il mondo è sottoposto quotidianamente all’azione degli inquinanti prodotti dall’uomo e sta vivendo la tragedia dei cambiamenti climatici. Solo un malinteso senso dello sviluppo economico può far ritenere che la politica dei rifiuti debba essere risolta bruciandoli.
In molti paesi d’Europa e del mondo il metodo dell'incenerimento è in progressivo
abbandono. In questi Paesi si va in altra direzione, per motivi economici e per motivi sanitari e ambientali.
La via maestra è quella di ridurre i rifiuti globalmente intesi, riusare i materiali per quanto possibile, per poi praticare una raccolta differenziata porta a porta seria, puntuale e operativa in tutto il territorio, in cui il cittadino sia responsabilizzato nel ben separare i rifiuti prodotti.Arrivare ad una
raccolta differenziata del 90% non è utopia, ma semplice pratica corretta, così come non lo è pensare ad una società capace di riciclare il 100% dei propri scarti.Il ciclo dei rifiuti può essere chiuso con impianti di trattamento a freddo, molto meno costosi, molto meno inquinanti e con tempi di realizzazione assai più brevi rispetto ad un inceneritore.
Si darà vita ad un corteo che si snoderà per le vie della città terminando in piazza Garibaldi, per dire un no fermo alla decisione di Comune e Provincia di costruire a Parma un nuovo inceneritore di rifiuti, chiedendo di prendere in considerazione le soluzioni alternative che già ci sono ed in altre parti d'Italia già hanno adottato.
La manifestazione vuole essere apartitica. L'invito è rivolto a tutti, cittadini, associazioni, famiglie.
Numerosi per il nostro futuro.

Parma 11 ottobre 2009

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