domenica 8 agosto 2010

Un inceneritore su suolo agricolo

Un esempio di non conformità urbanistica passato sotto silenzio.
Un progetto definitivo sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale deve per legge avere la conformità urbanistica.
Semplice e indubitabile.
Senza tale requisito un progetto non può essere avallato né approvato.
Il progetto del PAI, il Polo Ambientale Integrato all'interno del quale si intenderebbe costruire l'inceneritore, quando è stato approvato non aveva la conformità urbanistica.
Il 27 giugno 2008 il comune di Parma presentò la delibera di variante al Poc per modificare la destinazione d'uso dell'area a Ugozzolo destinata alla costruzione dell'inceneritore.
La stessa variante venne approvata in consiglio comunale il 29 settembre e diventò operativa solo il 21 ottobre, con la pubblicazione sul Bollettino Regionale.
Peccato che il PAI sia stato approvato dalla Conferenza dei Servizi il 15 e 21 luglio, quando quel terreno era ancora destinato ad agricoltura.
Neanche appellandosi al fatto che la stessa Valutazione di Impatto Ambientale possa costituire variante agli strumenti urbanistici, perché in questo caso si sarebbe dovuto passare attraverso un iter ben specificato dalla legge regionale, iter non utilizzato in corso di approvazione del Pai.
Abbiamo quindi davanti l'approvazione di un progetto che non possedeva i requisiti di legge, nel caso specifico la conformità urbanistica: un bell'autogol di superficialità e pressapochismo.
Neanche una traccia nemmeno di Valutazione Ambientale Strategica né di Verifica di
assoggettabilità, richieste sia dalla legislazione regionale che da quella nazionale nei casi in cui un progetto comporti la modifica degli strumenti urbanistici, come in questo caso.
Appare evidente la superficialità generale della procedura e la noncuranza o voluta perdita di memoria sulle normative da rispettare per un corretto svolgimento del progetto.
Enia ha presentato il Polo Ambientale Integrato ottenendo dalla Conferenza dei Servizi una autorizzazione viziata dalla non conformità urbanistica in violazione alla legge regionale 19/1999, del decreto legislativo 152/2006.
Immaginiamo che le autorità demandate al rispetto delle leggi abbiano in essere tutte le indagini e le procedure utili a punire questo illecito. O no?

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti

Parma, 4 gennaio 2010

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