domenica 8 agosto 2010

Lo scandalo della scuola di Parma: Enia Spa presentata come insegnante in temi ambientali

Ministero Pubblica Istruzione
Assessorato Regionale Pubblica Istruzione
Assessorato Provinciale Pubblica Istruzione
Assessorato alla Scuola Comune di Parma
Ufficio Scolastico Provinciale di Parma
Dirigenti e Insegnanti delle scuole di Parma
Ai Consigli di Istituto delle scuole di Parma
A tutti i genitori dei bambini e ragazzi delle scuole di Parma
A tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di Parma

Lo scandalo della scuola di Parma: Enia Spa presentata come insegnante in temi ambientali.

Sempre più insegnanti e genitori ci segnalano preoccupati e contrariati per la la presenza invadente nelle scuole di Parma di una azienda privata come Enia, che si è assunta, non è dato sapere a che titolo, il ruolo di educatore su temi ambientali come il trattamento dei rifiuti.
La facoltà che viene data a questa azienda di comunicare il proprio punto di vista sulla miglior gestione dei rifiuti, durante le ore scolastiche obbligatorie, genera negli allievi l’impressione di essere di fronte, non ad opinioni particolari, ma a dati certi provenienti dall’istituzione scolastica stessa.
E ovviamente non esiste contraddittorio, che spiegherebbe invece loro che le pratiche di trattamento dei rifiuti sono varie e molto diversificate fra loro.
L’opuscolo che viene distribuito ad ogni studente, che in realtà è materiale pubblicitario ed autoreferenziale, suggerisce che l’incenerimento (rinominato termo-valorizzazione) sia l’esito naturale della raccolta differenziata, fornendo in tal modo una informazione falsa, parziale e fuorviante.
L'incenerimento sembra essere l'unico metodo per trattare l'indifferenziato residuo, mentre invece altre tecniche innovative stanno prendendo piede in Italia, tecniche che mettono da parte una volta per sempre gli inceneritori.
Qui invece si tenta maldestramente di far passare l'idea dell'innocuità dell'incenerimento, quando sappiamo bene i gravi danni all'ambiente che produce, come ad esempio succede a Pistoia dove il latte materno è risultato essere inquinato da diossina prodotta da un inceneritore.
Riteniamo gravissimo che le Istituzioni Provinciali, Comunali e Scolastiche abdichino al loro diritto-dovere di educare con completezza e imparzialità i bambini e i ragazzi, a favore di un portatore di pesanti interessi privati.
E' un po' come se vedessimo nelle nostre scuole una proposta di educazione alimentare affidata senza controllo a Mc Donald's o a Coca Cola.

Parma, 29 gennaio 2010
-828 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

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