Il grande bluff dell'indifferenziata ha registrato all'Ipsia un'altra puntata, messa in scena dalla inossidabile coppia Sassi-Enìa.
Impegnata ad affermare tutto e il contrario di tutto.
Si sa, più le capriole si fanno complesse e più il rischio di attorcigliarsi in volo sale.
Così all'Ipsia Primo Levi l'assessore si mostra paladina dell'ambiente: “nostro compito è quello di preservarlo per chi verrà dopo di noi”.
Parole che gridano vendetta se pronunciate da chi sostiene a spada tratta la costruzione del cancroinceneritore.
Parole che vengono interrotte da una docente che chiede lumi su un video che circola in rete, www.tinyurl.com/eniabugia, che ormai veleggia verso le 1000 visualizzazioni.
Nelle immagini si vede Enia gettare centinaia di cassette di cartone, plastica, legno nell'indifferenziato, condite con quantità enormi di scarti alimentari, il tutto indirizzato all'inceneritore. Uno spreco che si ripete ogni giorno, da anni.
Ed ecco le controdeduzioni di Enia: “la cassette sono rifiuti ingombranti e quindi ci devono pensare i fruttivendoli”.
Se fosse una gag ci sarebbe da ridere, perché paragonare la cassette del fruttivendolo a rifiuti ingombranti è a dir poco fantasioso e bisogna essere molto convincenti per non cadere nel ridicolo.
Allora i cartoni che ogni giorno Enìa raccoglie come differenziato dai negozi del centro cosa sono?
Navicelle spaziali? E come mai ai negozi del centro questi materiali vengono raccolti ed ai fruttivendoli no? Il mistero si fa sempre più fitto.
La soluzione però c'è, ed è semplice semplice.
Se come ha affermato Ferrari durante la trasmissione Agorà, queste cassette vengono riciclate al 99,9 %, perché non le accompagniamo nel loro viaggio verso il riciclo filmando il tutto e rispondendo ai fatti coi i fatti?
Noi siamo pronti all'ennesima puntata di “Enia uguale bugia”.
Non dimentichiamocelo mai: stiamo parlando della salute dei cittadini per i prossimi vent'anni e della salute del nostro Pianeta, a cui continuiamo a rubare materia, giorno dopo giorno.
Le scelte di oggi non sono neutre e nessuno si potrà sottrarre al giudizio di chi ci seguirà.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti
Parma, 13 febbraio 2010
-813 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!
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