domenica 8 agosto 2010

Pionetti, un Avatar tra noi

Ci fa piacere che il presidente del Quartiere dove sorgerà l'inceneritore di Parma, Giuseppe Pionetti, affronti il problema della gestione dei rifiuti pubblicamente.
Peccato che però utilizzi le priorità al contrario e invece di affrontare il nocciolo del problema, fa bene o fa male questo impianto?, si interessi dei toni.
Forse appassionato di musica Pionetti si interessa all'eco della parole, agli effetti sonori delle discussioni, aldilà dei contenuti, che, forse, seguiranno.
Siamo quindi giudicati sensazionalisti, noi del Coordinamento Gestione Corretta dei Rifiuti, che dal 2006 andiamo segnalando la pericolosità concreta ed effettiva di questo impianto.
Anni di sensazionalismo di cui però nessuno si è accorto fin qui.
Ma la soluzione il presidente l'ha già trovata.
“Proseguire il percorso di informazione da parte di Comune, Provincia, ed Enìa”!
Elementare Watson, un'equa platea dove tutti ripetono gli stessi concetti, senza contraddittorio.
Meno male che Pionetti si riprende nel finale con un sorprendente crescendo.
Occorre “continuare a parlare soprattutto di tutela della salute” (fantastico, noi invece stiamo discutendo della sagra dell'anguria). “Bisogna potenziare ancora di più la raccolta differenziata” (Ma Pionetti è un nostro Avatar?) e “chiarire il ruolo del termo-valorizzatore come strumento di chiusura del cerchio che non può e non deve rappresentare in nessun momento un'alternativa alla riduzione a monte al recupero e al riciclo dei materiali”.
Chiaro, efficace, inequivocabile.
Applauso.
Aldilà della chiusura del cerchio che l'inceneritore non sa fare (è necessaria una discarica a valle per gestire le ceneri, 39.000 tonnellate all'anno), fa piacere riscontrare, forse senza volontà da parte dell'estensore, la convergenza su uno dei nostri punti fermi.
L'inceneritore è infatti antitetico alla raccolta differenziata perché brucia la materia che si dovrebbe riciclare (carta e plastica) e non può chiaramente bruciare organico (lo vieta la legge degli uomini), metalli e vetro (lo vieta la legge di Dio).
Niente carta e plastica? Niente combustione.
Sui danni sanitari sollecitiamo il presidente Pionetti a mettersi in contatto con le mamme di Montale (Pistoia) il cui latte materno è stato avvelenato dall'inceneritore.
Buona chiacchierata.

Parma, 5 febbraio 2010
-821 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

Nessun commento:

Posta un commento