Volentieri rispondiamo alle considerazioni del consigliere comunale di Impegno per Parma, Mario Taliani, pubblicate da Parmadaily il 5 agosto.
L'inquinamento di cui parla è percepito eccome!
Siamo profondamente preoccupati per questa coltre di polvere nella quale viviamo immersi e nella quale cresciamo i nostri figli.
Purtroppo sappiamo bene che queste polveri sono genotossiche e rappresentano una minaccia per la salute e la vita, presente e futura.
Proprio per questo abbiamo il dovere morale e civile di chiudere al più presto i rubinetti dei veleni, senza aprirne altri.
E' proprio perché il contesto risulta fortemente compromesso che non ce la sentiamo di continuare a sovraccaricare la nostra terra, la nostra acqua, la nostra aria.
Sono le sostanze che mangiamo, beviamo, respiriamo!
L' inceneritore emetterà 3 tonnellate di PM10 in più ogni anno (senza considerare il particolato ultrafine, assai più copioso e pericoloso) rispetto alla già drammatica situazione attuale, pur considerando lo spegnimento delle caldaie cittadine con l'avvento del tanto lodato teleriscaldamento.
Non possiamo nemmeno dimenticare una serie di inquinanti "tipici" degli inceneritori, non confrontabili, per qualità e quantità, con le emissioni dei mezzi di trasporto.
A titolo di esempio ricordiamo l'Inventario della Commissione Europea, rapporto finale del 31.12.2000, 3° volume pagina 69, dal quale emerge che il 64% delle diossine in Italia scaturisce dagli impianti di incenerimento, mentre i trasporti stradali (oltre 30 milioni di autovetture, senza tener conto degli altri autoveicoli) contribuiscono solo per un 1,1%.
Il commento viene da sé.
E' possibile così comprendere l'impegno e l'abnegazione che mettiamo nel cercare di impedire l'apertura di nuove emissioni inquinanti, specie quando, come nel caso dell'inceneritore di Parma, ci sono soluzioni alternative efficaci, meno costose, meno inquinanti.
Se il consigliere Taliani non ci vedrà come nemici, comprenderà che la nostra attenzione non solo è rivolta al tema dei materiali post-consumo (impropriamente chiamati rifiuti), ma anche a quello più ampio delle risorse.
La nostra associazione infatti si chiama Gestione Corretta Rifiuti e Risorse.
Ci stiamo impegnando per convertire i nostri veicoli come ha fatto Markus Friedly.
Ci stiamo impegnando per avere una mobilità dolce e leggera, con quartieri senza auto,come Friburgo (a proposito, il consigliere ci aiuterà nel promuovere le zone 30 o ci ostacolerà come hanno fatto tanti suoi colleghi?).
Ci stiamo impegnando per dire basta al consumo di territorio.
Ci stiamo impegnando per una rete internet libera e gratuita in tutta la città, come a Pordenone, non per navigare a costo zero, ma per stimolare il telelavoro, evitando così tanti spostamenti inutili da una parte all'altra della città.
Ci stiamo organizzando per avere una distribuzione energetica orizzontale e non più verticale in cui ogni edificio diventa produttore e consumatore di energia, come hanno fatto a Schonau.
Ci stiamo organizzando per trasformare i nostri edifici come ha fatto la Solvis con la sua eco fabbrica.
Ci stiamo organizzando con le 1000 famiglie dei gruppi di acquisto solidali per sviluppare un'economia locale con prodotti di stagione, a chilometro zero, con coltivazioni naturali che preservino e migliorino la fertilità della nostra terra.
Il consigliere, impegnato per Parma, si impegnerà per dare una mano a realizzare tutti questi progetti?
Noi ci speriamo, perché qui non è in gioco una tangenziale con o senza semaforo.
Sul piatto c'è il futuro delle generazioni che verranno dopo di noi.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 9 agosto 2010
-636 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
+70 giorni dalla richiesta a Enia del Piano Economico Finanziario del Pai
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