domenica 8 agosto 2010

Gli inceneritori fanno crescere la mortalità nei bambini

La notizia sconvolgente ma prevedibile arriva dall'Inghilterra, e precisamente da uno studio dell'UK Health Reserch sulla mortalità infantile (http://www.ukhr.org/incineration/kirklees.pdf)
La salute umana è messa in pericolo dalla presenza degli inceneritori, ed in particolare è la vita dei bambini quella più a rischio. Ci troviamo nei distretti circostanti l'inceneritore di Kirklees, un impianto a griglia costruito dalla multinazionale Sita a Dalton, che tratta136.000 tonnellate di rifiuti
all'anno, nella regione dello Yorkshire e Humbire, nord dell'Inghilterra.
Si è scoperto che chi abita sottovento rispetto all'impianto ha un tasso di mortalità infantile anormalmente alto, con un dato pari al 9,6 per mille.
Mentre al contrario chi abita sopravento ha un tasso di mortalità dell'1 per mille.
L'inceneritore dei rifiuti solidi urbani di Kirklees produce energia elettrica che serve la zona circostante. Il dimensionamento dell'impianto è praticamente lo stesso di quello che Enìa vuole costruire a Parma e già nel settembre del 2006 ci sono state forti preoccupazioni per una fuga di gas.
Dalla mappa allegata si evince chiaramente che la mortalità elevata risulta proprio essere concentrata nel cono di emissione dell'impianto (nord-est).
Ancora una volta emerge chiaramente la responsabilità di questi impianti sulla salute dei cittadini che abitano nella zona.
Cresce così anche la preoccupazione fra i cittadini di Parma, che abitano a pochi passi dal costruendo impianto di Ugozzolo (4 km in linea d'aria da piazza Duomo) ma in particolare per gli abitanti dei comuni di Sorbolo e Mezzani, zone dove sarà indirizzato dai venti il fall out di fumi e sostanze cancerogene.
Purtroppo anche la migliori tecnologie applicate, vedi il nuovo scandalo inglese, non garantiscono la salubrità di questi impianti che aldilà delle qualità delle strutture sono di per sé produttori di diossine e mille altre sostanze volatili e velenose come furani e nanoparticelle.
Parma è ancora in grado di fermarsi, prima che notizie come queste diventino la nostra realtà quotidiana.
Oppure possiamo accontentarci delle affermazioni azzardate e fuori luogo dell'assessore Sassi che ritiene che una grigliata faccia peggio di un inceneritore? Sono affermazioni che un assessore all'ambiente non si dovrebbe nemmeno sognare di dire, vista la delicatezza dell'argomento. Sono affermazioni che meritano la richiesta di dimissioni, di chi sottovaluta ed anzi scherza sulla salute
dei suoi amministrati.

Coordinamento Gestione Corretta dei Rifiuti

Parma, 15 febbraio 2010
-811 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

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