martedì 3 agosto 2010

Che senso ha

Che senso ha un inceneritore a qualche chilometro da piazza Duomo? A poche centinaia di metri da abitazioni, industrie come Barilla e Greci, un quartiere artigianale iper attivo come lo Spip? Che senso ha un impianto così impattante per bruciare anche i rifiuti dell'industria e rovinare i prodotti di Parma? Che senso ha un inceneritore da 130 mila tonnellate quando la necessità di trattamento è di 20 mila? Che senso ha nel 2010 bruciare la materia che possiamo recuperare e riutilizzare? Ha senso parlare di futuro e di green economy e di piste ciclabili e di Kyoto Forest quando poi si lascia la strada aperta ad un gestore, Enia, che farà soldi sulla nostra salute? Che senso ha costruire
un'industria insalubre di classe prima a pochi passi dal nuovo centro ricerche di Chiesi, 300 ricercatori, 70 milioni di investimento? Forse perché studierà le malattie respiratorie? Che senso ha spendere montagne di denari per promuovere Parma e il suo brand quando lo stesso marchio verrà insozzato dalle nere ceneri dell'impianto di Ugozzolo? Ma ha senso proporre ai cittadini l'impegno sulla differenziata quando poi tutto verrà fatto passare dall'impianto e non sapremo mai dove va cosa? Che senso ha affidare ad Enia la raccolta differenziata quando essa stessa rovina l'organico imponendoci di metterlo nei sacchetti di plastica? Ha senso accendere un forno tutto l'anno quando per il teleriscaldamento serve l'acqua calda solo d'inverno? Che senso ha in un territorio già malato
aggiungere inquinanti pericolosi come il Pm10, 3,2 tonnellate in più all'anno? Che senso ha spendere 180 milioni di euro quando un progetto alternativo ne costa 10? Vista la crisi ha senso adottare un sistema inquinante che occupa 1/10 dei dipendenti di un sistema alternativo virtuoso? Che senso ha per il futuro imporre una soluzione vecchia che costringerà il territorio a bruciare materia recuperabile per vent'anni? Ma che senso ha autorizzare un impianto della capacità doppia rispetto a quello che la Provincia aveva indicato nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti?
Quale senso daremo ad una scelta che fa a pugni con la raccolta differenziata perché diventano una concorrente dell'altra? Ha senso dare vantaggio ad uno (Enia) e svantaggio a tutti gli altri (popolazione, industrie, agricoltori, consorzi)? Ha senso pagare milioni di euro di compensazioni ai comuni limitrofi quando l'impianto non dovrebbe far nulla di male? Ha senso scherzare dicendo che l'inceneritore fa male come una grigliata? Oppure che depura l'aria? Oppure che l'aria sarà migliore sotto l'inceneritore che in piazza Duomo? Ha senso fare la fine di Brescia dove non si può falciare l'erba perché troppo inquinata? Ha senso costruire un inceneritore a 1 km in linea d'aria dal nuovo
centro sportivo di Moletolo dove praticheranno sport migliaia di bambini e adulti? Che senso ha tutto ciò?
E se fosse tutto tranquillo perché, voi che ci credete, non vi trasferite subito a Ugozzolo per respirare quell'aria cristallina? Perché non date il buon esempio a noi cittadini dubbiosi? Perché non vi sistemate all'ombra del camino, distesi su una bella e comoda poltrona? Perché?

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti e Risorse

Parma, 28 maggio 2010
-709 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

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