Venerdì 5 marzo alle ore 21 presso la sala Aurea Parma della Camera di Commercio si terrà la presentazione della monografia “Gestione dei rifiuti e rischi per la salute”.
Parteciperanno gli autori Antonio Fagioli, docente di Igiene presso l'Università di Bologna, Patrizia Gentilini, specializzata in oncologia ed ematologia, dal 1979 al 2007 presso all'Oncologia dell'Ospedale di Forlì, Manrico Guerra,
medico di base e presidente dell'ISDE (Associazione Internazionale dei Medici per l'Ambiente) di Parma.
Come noto gli amministratori locali hanno deciso di costruire a Parma un inceneritore che brucerà 130.000 tonnellate di rifiuti all'anno producendo sul territorio un elevato impatto sia sanitario che ambientale, oltre che economico.
La serata di venerdì servirà a focalizzare, alla luce degli ultimi studi scientifici, quali siano le conseguenze sull'ambiente e di conseguenza sull'uomo, di una gestione dei rifiuti che utilizza l'incenerimento come tecnica di smaltimento degli stessi.
Oggi l'uomo distrugge milioni di tonnellate di materiali post-utilizzo che sono il frutto di enormi dispendi di energia.
Milioni di tonnellate di materia che si è venuta costituendo in miliardi di anni di evoluzione terrestre, dilapidata in pochi attimi senza apparente coscienza di cosa questo atto comporti in termini di equilibri globali.
Produciamo -e distruggiamo quello che produciamo- sull'altare del consumismo e del profitto, del profitto di pochi.
La traccia dell'uomo la vediamo ormai opprimente sopra di noi, una vela scura di smog e polveri che attanagliano le metropoli, avvelenano l'aria.
Ogni anno immettiamo in atmosfera il doppio di anidride carbonica che il nostro pianeta è in grado di assorbire. E non è tutto. Le combustioni, tutte le combustioni, producono scorie.
Ossidi di azoto e di zolfo, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, diossine, particolato fine e ultra-fine.
E' inquinamento chimico. Nel senso che questa particelle eterogenee vanno a interferire con la specie viventi minandone gli equilibri anche a livello molecolare. Con effetti addirittura sull'epigenetica, mettendo quindi in crisi il
progetto stesso della creatura vivente contenuto nel suo genoma.
Le modalità di trattamento del cosiddetto rifiuto assumono quindi non solo una connotazione economica ma soprattutto una specificità ecologica, per l'enorme impatto che esse hanno sull'ambiente e sulle specie viventi.
L'approccio corretto nel confronti della produzione e del trattamento di una materia è quello di una analisi complessiva che tenga conto delle implicazioni economiche, sociali, sanitarie, ambientali, energetiche, perché sottraendo alla
formula anche solo un elemento otteniamo risultati taroccati, non rispondenti al vero.
L'evidenza dell'impatto sanitario degli inceneritori sull'ambiente convive ancora col dibattito e il dubbio solo perché insistono intrecci economici, politici, finanziari, che ancora condizionano pesantemente le scelte, favorendo corruzione,
inutili danni ambientali ad intere regioni, spesso rafforzando anche circuiti criminali, influenzando le agenzie deputate ad una corretta e veritiera valutazione sulla tutela dell'ambiente e della sanità pubblica.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti
Parma, 4 marzo 2010
-794 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!
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