L’allarme arriva dal congresso nazionale dell’Associazione culturale pediatri (Acp) del Centro Sud, in corso a Napoli. I pediatri riuniti richiamano in modo inequivocabile l’attenzione di tutti sui bambini che vivono in prossimità delle discariche e degli inceneritori, bambini, dicono gli esperti, su cui si accumulano nuovi fattori di rischio per la salute ancora troppo spesso sottovalutati o ignorati. «Il problema – dicono Anna Maria Moschetti, pediatra dell’Acp di Taranto, e Raffaele Cioffi del dipartimento di Ingegneria dei materiali dell’Università Parthenopea di Napoli - è che discariche e inceneritori, a causa delle sostanze tossiche rilasciate nell’ambiente, sono le pratiche di trattamento dei rifiuti più rischiose per la salute delle popolazioni esposte. I rischi per la salute dovuti all’inquinamento ambientale sono maggiori per le popolazioni più vulnerabili, primi
tra tutti i bambini». «Solo controllando le alterazioni dell’ambiente si possono evitare le malattie da inquinamento».
In Italia, tengono a sottolineare i pediatri presenti, esiste un elevato numero di siti contaminati da sottoporre ad operazioni di bonifica, considerando l’enorme quantità di rifiuti speciali, pericolosi e non, smaltiti legalmente o illegalmente sul territorio. Solo controllando le alterazioni dell’ambiente si possono evitare le malattie da inquinamento: la salvaguardia della salute deve passare attraverso
la salvaguardia dell’ambiente.
L’invito alle autorità è quello di mettere in atto ogni sforzo possibile per favorire la riduzione della produzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclaggio dei materiali.
Gli inceneritori sono ancora una volta al centro delle preoccupazione dei medici, specialmente di quelli che hanno in carico la parte debole della nostra popolazione, che rappresenta l'Italia del domani. E quale futuro vogliamo dare ai nostri bambini? Quello di una terra sempre più deteriorata e gravata di un pesante fardello di inquinamento? O quella virtuosa della politica del riciclo e del
recupero dei materiali, per permettere quel risparmio delle ricorse di cui il pianeta ha assoluto bisogno?
Anche a Parma è in atto una grande partita su questi temi e la decisione sulle gestione futura dei rifiuti sarà la cartina di tornasole per capire in quale direzione guardano i nostri amministratori: avanti con virtù o indietro con miopia.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti e Risorse
Parma, 22 aprile 2010
-745 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!
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