Il Movimento Difesa del Cittadino di Piacenza, dopo l'inutile appello a Enia, ha inviato un esposto all'Antitrust, ravvisando nelle condizioni di fornitura del servizio di teleriscaldamento, profili di ingannevolezza, tali da fuorviare le scelte economiche degli utenti.
La notizia trapela oggi e la dice lunga sull'impostazione che anche a Parma Enia impone per la partita teleriscaldamento, presentata come la panacea di tutti i mali ma che, come al solito a giochi fatti e contratti firmati, si rivela l'ennesima fregatura per gli utenti.
Michele Saldina non la fa tanto lunga e afferma: “I contratti sono stati sottoscritti poiché il gestore prometteva di ragguagliare il prezzo finale al costo complessivo sostenuto per produrre calore da gas metano. Ora invece, tanti vorrebbero staccarsi dal nuovo impianto, ritenendo più conveniente installare una caldaia a condensazione, solo che non è così facile”.
Come anche l'Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma va sostenendo da un po' di tempo a questa, la questione teleriscaldamento non convince, specialmente sotto il profilo tariffario ma anche sotto quello sanitario. Stiamo assistendo a Parma ad una gestione di monopolio del teleriscaldamento dove ad Enia viene concesso senza spese di stendere la rete cittadina, e poi di legare i clienti con un filo doppio. Si scopre poi che le tariffe sono riferite a rendimenti ora superati
dai nuovi impianti a condensazione, che consentirebbero risparmi che superano di netto le tariffe imposte da Enia.
Non solo, siglando un contratto con Enia, praticamente ci si toglie la possibilità di andarsene. La caldaia viene smontata, ci si lega fisicamente all'impianto e si dice addio alla libertà.
“Siamo soprattutto sorpresi - continua Saldina- nel constatare che Enìa rifiuta il confronto con i cittadini che, da oltre un anno, lamentano un aumento di oltre il 20 % del costo del chilowattora, nel passaggio da metano a teleriscaldamento”.
La gestione della rete è ovviamente un interesse generale e a Piacenza si sono mossi anche in direzione del sindaco Reggi per avere delucidazioni in merito: quali tariffe vengono applicate?
Parma cosa farà? Come stanno le bollette dei parmigiani che già sono collegati al sistema? Ci sono stati rincari dopo l'allaccio?
Una serie di domande che Enia farebbe bene a chiarire, invece che lasciare la questione tariffe sempre in fondo ai suoi patinati pieghevoli che salutano il teleriscaldamento come la lampada di Aladino, che ci risolve tutti i problemi.
Infine, dal 2012, il teleriscaldamento verrà alimentato dall'inceneritore e invece che funzionare solo d'inverno come ora, butterà fuori calore tutto l'anno, per non parlare delle emissioni di un carburante sporco per antonomasia come il rifiuto.
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Parma, 11 luglio 2010
-665 giorni all'avvio dell'inceneritore di Parma, NOI lo possiamo fermare!
Nessun commento:
Posta un commento