mercoledì 4 agosto 2010

I contributi Cip6 sono illegali, lo dice l'Europa

Mercoledì 31 marzo presso il teatro della parrocchia di Sant'Evasio, via Colli 12, a Parma, si svolgerà l'incontro di presentazione della vertenza “Cip6”, l'azione di rimborso promossa da Diritto al Futuro per richiedere indietro i contributi Cip6 pagati nelle bollette elettriche dal 2001 ad oggi.
Sarà presente Rossano Ercolini, fondatore del movimento Rifiuti Zero in Italia e presidente dell'associazione Dirittoalfuturo.
La sigla Cip6 deriva da una delibera del Comitato Interministeriale Prezzi, la numero 6 appunto, che nel 1992 recepiva una norma europea di incentivazione alla produzione “verde” di energia.
In Italia però, unico paese in Europa, fu aggiunta una parolina, “assimilate”, che di fatto apri la strada al finanziamento occulto degli inceneritori. Da allora questi impianti hanno fatto man bassa degli incentivi andando a raccogliere il 90% dei finanziamenti.
I Cip6 si sono rilevati un tesoro nascosto per i gestori degli inceneritori che hanno visto l'energia elettrica prodotta dagli impianti pagata tre volte il prezzo di mercato. Un Bengodi che ha fatto incassare, ad esempio all'inceneritore di Brescia, qualcosa come l'astronomica cifra di 450 milioni di euro.
Il 7% di ogni bolletta elettrica viene utilizzato per sostenere i Cip 6, di fatto i contribuenti hanno finanziato negli anni impianti che bruciavano perfino scarti di raffineria e di lavorazioni industriali, oltre che plastica dai rifiuti urbani e molte altre sostanze inquinanti.
Ad oggi solo il 10% di questi soldi è stato veramente investito nelle vere rinnovabili come eolico, solare, idroelettrico.
L'Italia è stata sottoposta a procedura di infrazione da parte dell'Unione Europea ed è stata condannata. Alla luce di questo c'è oggi la possibilità di chiedere, sia come aziende che come provati, la restituzione della somma che dal 2001 ad oggi è stata illecitamente usata.
A condurre questa battaglia è l'associazione Diritto al Futuro che sta raccogliendo in tutta Italia le adesioni per poter poi procedere con la richiesta di rimborso.
A tal fine il Coordinamento Gestione Corretta dei Rifiuti di Parma ha organizzato una serata per spiegare ai cittadini tutte le modalità di azione e per raccogliere al tempo stesso le adesioni.
L'incontro di svolgerà il 31 marzo alle ore 21 presso il teatro della parrocchia di Sant'Evasio, via Colli 12.
La vertenza Cip 6 sarà a carico dell'associazione Diritto al Futuro e la sola somma richiesta ai sottoscrittori sono 10 euro per coprire le spese accessorie.
Nella stessa serata, portando con sé una fotocopia della bolletta elettrica e quella di un documento di identità, sarà possibile sottoscrivere da subito l'azione di rimborso.
Per altre informazioni è attiva la pagina Internet www.dirittoalfuturo.it/vcip6.html

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti e Risorse

Parma, 30 marzo 2010
-766 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

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