sabato 7 agosto 2010

Lo scandalo della Chimet

Chimet è un'azienda toscana, che opera a Civitella Valdichiana. E' una azienda leader nel settore del recupero dei metalli preziosi ma che si occupa anche dello smaltimento dei rifiuti attraverso l'incenerimento. Una società dotata di tutti i requisiti normativi, blasonata di tutte le certificazioni ambientali e collaborazioni universitarie possibili.
Ma inquina l'ambiente.
Un fabbrica florida e mortale, che ha avvelenato tutto e tutti con fumi e fanghi tossici.
I casi di leucemia nelle zone esposte ai fumi del loro inceneritore risultano tre volte maggiori rispetto alle attese.
Ma sono i cittadini che si sono dovuti rimboccare le maniche e con la solita sequela di raccolte di firme, denunce e segnalazioni sono arrivati ai primi risultati. La polizia giudiziaria ha messo sotto sequestro aree inquinate dove veniva tranquillamente coltivato grano destinato al consumo umano.
Infine la Procura ha disposto la fine delle indagini per poter poi procedere alla richiesta di rinvio a giudizio: destinatari dei provvedimenti, oltre che il titolare della ditta, anche il sindaco di Civitella, accusato di non aver fatto nulla.
Cosa fanno allora gli amministratori, lista civica legata al Pd? Denunciano con un ordine del giorno la giornalista che ha dato voce ai comitati dei cittadini. E lo fanno a nome di “tutti i cittadini”.
Non c'è destra o sinistra che tenga.
Abbiamo davanti un ennesimo esempio di come gli interessi vengano prima di tutto il resto, anche della salute dei cittadini. Siamo arrivati a questa verità incontestabile: il potere economico è il vero padrone del nostro Paese, la politica segue ed arranca, bramosa probabilmente del suo pezzo di torta, a discapito della polis.
Non serve nemmeno la stampa libera e il coraggio di una giornalista perbene che cerca semplicemente di fare il proprio lavoro.
Non è lecito nemmeno mostrare la realtà, come la strada della morte di Civitella, dove un numero impressionante di casi di tumore e leucemia non è servito a scuotere gli animi, a smuovere le coscienze.
Ancora una volte emerge una realtà dei fatti incontestabile. Incenerire materia serve soltanto a farla sparire alla vista. In realtà ogni atomo di sostanza non può svanire nel nulla ma solo trasformare sé stessa in qualcos'altro, spesso, nel caso degli inceneritori, in una miscela di veleni che fanno ammalare, che uccidono, che schiacciano l'uomo alla sue responsabilità.
Perché continuare nell'errore?

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti

Parma, 4 marzo 2010
-794 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

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