Ora lo ammette candidamente addirittura il Corriere della Sera: “Vivere vicino ad un inceneritore aumenta il rischio di tumori”. E si va addirittura oltre, prefigurando un vero e proprio apartheid sanitario.
Adriana Bazzi, in prima pagina su Corriere Salute di ieri, domenica 14 marzo, parla della V Conferenza Oms di Parma e ne traccia i risultati ottenuti, tra molte attese e altrettante difficoltà.
Così il proposito, sottoscritto da cinquantatré Stati europei, di salvaguardare in particolare le fasce deboli dall'inquinamento, si stempera nella difficile messa in atto delle intenzioni.
Si chiede, la giornalista, con quali risorse verranno realizzate le azioni di prevenzione per dare una svolta allo stato di salute del mondo, risorse che non ci sono e che non verrebbero spese in ambiti politicamente poco redditizi come quello della salute, quando chi può permetterselo può vivere in ambienti più sani.
Si evince che chi abita nelle zone più degradate, come nei pressi di discariche o inceneritori, non abbia grandi capacità economiche, e quindi di conseguenza anche poco appeal per i decisori politici.
Cittadini di serie A, che si possono permettere di vivere in aree più salubri, e cittadini di serie B, che non possono che accontentarsi di abitazioni nei pressi di questi impianti. Che fanno male.
L'ammissione della Dichiarazione di Parma è che la salute delle persone non dipende soltanto da comportamenti individuali ma in particolare delle condizioni ambientali e dai comportamenti collettivi.
Una corretta politica di prevenzione deve quindi mirare a disinnescare le situazioni a rischio, come le discariche e gli inceneritori. Bonificare aree compromesse è però ancora ritenuto un costo e non un investimento sulla salute dei cittadini e sul futuro delle generazioni a venire. Prevale ancora il cinismo di corto respiro su una visione propedeutica al miglioramento dello stato di fatto e della situazione attuale.
Ancora una volta la politica si mostra lontana dalla gente, lontana dall'interesse generale, come distaccata dal popolo che dovrebbe rappresentare e i cui interessi dovrebbe essere chiamata a difendere. Più interessata a investire in un progetto di visibilità immediata che in un altro che porta doni nel futuro prossimo venturo.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti
Parma, 15 marzo 2010
-783 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!
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