sabato 7 agosto 2010

Chi controlla i controllori?

Gianni Santucci sul Corriere della Sera riporta la notizia, rimasta naturalmente nascosta per anni, sulla sotto stimate misurazioni dello smog a Milano e in Lombardia.
Si tratta di un dossier europeo sulle centraline dislocate da Arpa che la stessa Regione Lombardia ha finanziato ma che, visti i risultati sconcertanti, è rimasto in un cassetto.
Le misurazioni infatti risultano essere inferiori ai valori reali del Pm10 anche del 40 per cento.
Come molti sapranno sono le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale ad occuparsi di registrare lo stato di salute della nostra aria. Attraverso i dati forniti dalle centraline sparse sul territorio, misurano la concentrazione di inquinanti, in particolare quelle di Pm10, il particolato emesso dai processi di combustione.
Succede che la Comunità Europea, per verificare la qualità delle registrazioni, affianchi un laboratorio mobile alle centraline di Arpa, mettendo poi a confronto i dati.
Il risultato lascia a bocca aperta: l'agenzia regionale ha divulgato sempre e comunque dati più bassi di quelli reali.
La concentrazione di inquinanti è sempre sotto stimata con picchi in difetto che raggiungono anche il 40 per cento. A Monza 13 giorni su 13 sono registrati con dati inferiori, a Milano 13 giorni su 14, a Busto Arsizio la centralina sottostima regolarmente i dati del Pm10 tra il 10 e il 20 per centro.
I rapporti sono stati elaborati dal Joint research center, centro ricerche di Ispra, l'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Ovviamente le conclusioni a cui sono giunti i tecnici non sono mai state rese note e solo la caparbietà dei “Genitori Antismog”, una associazione di cittadini milanesi che lotta da anni contro l'inquinamento della metropoli lombarda, ha permesso di farli emergere dal buco nero istituzionale.
Ovvio che ora ci si chiede quale possa essere l'attendibilità dei dati che anche a Parma ci vengono proposti da Arpa. Ci possiamo fidare? Le stime sugli inquinanti sono davvero reali? Quello che ci viene propinato come la realtà dei fatti è solo una finzione per edulcorare una situazione ambientale
disastrosa oltre le già note condizioni attuali?

Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti

Parma, 2 marzo 2010
-796 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!

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