La delibera comunale approvata nella seduta del consiglio del 31 marzo 2006, n. 45, era stata molto chiara.
Il secondo emendamento, approvato all'unanimità, 30 consiglieri su 30, recita “...Inserire dopo il primo capoverso del dispositivo della deliberazione: “L’Enìa Spa si obbliga a riconoscere ai cittadini, alle associazioni ambientaliste e a ogni altro soggetto il diritto di accesso secondo le norme della Legge n. 241 del 7/8/1990 relativamente a tutti gli atti riguardanti il termovalorizzatore”.
Enia è tenuta a informare tutti i cittadini su tutto l'iter dell'inceneritore fornendo tutta la documentazione relativa. Così almeno abbiamo capito noi.
Così abbiamo voluto verificare nel concreto se alle parole corrispondono i fatti.
Visto che come cittadini vogliamo capirne di più, abbiamo chiesto ad Enia di inviarci un documento, il “piano economico finanziario” relativo all'inceneritore, documento che non abbiamo mai avuto il piacere di incrociare sul sito di Enia.
Ma il silenzio è tuttora la risposta della ex municipalizzata.
Siamo molto sorpresi.
E' un brutto inizio per dimostrare la collaborazione con i cittadini.
L'inceneritore non c'è ancora e già Enia ci nega dati e documenti Cosa succederà quando l'inceneritore sarà avviato?
Come saranno i controlli tante volte sbandierati come indice di trasparenza?
Non è un giorno radioso per la schiettezza di Enia, dal comune abbiamo avuto ampie rassicurazioni che non ci siano problemi ostativi ad ottenere questa documentazione, ma in via Traversetolo, a quanto pare, la pensano diversamente e credono opportuno giocare a carte coperte.
A pensar male degli altri si fa peccato, ricordava Andreotti, ma spesso si indovina.
Coordinamento Gestione Corretta Rifiuti e Risorse
Parma, 7 giugno 2010
-699 giorni all'avviamento dell'inceneritore di Parma. Possiamo ancora fermarlo!
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